giovedì 31 maggio 2018

I VESTITI PER BAMBINI E RAGAZZI


I neonati quando nascono hanno già molti vestiti che però, crescendo velocemente, non riescono a sfruttare.
Presi dall’entusiasmo i genitori comprano tutine, body, scarpine e anche amici e parenti fanno la stessa cosa, ma purtroppo non c’è neanche il tempo di farglieli usare tutti almeno una volta prima che crescano.
Questo spreco può essere evitato creando una rete tra i giovani genitori che si possono scambiare i vestitini in base all’età dei figli, inoltre invece di comprarne continuamente di nuovi, si possono risparmiare soldi ma anche risorse, evitando la produzione di nuovi beni, in questo caso inutili.

Cosa fare con gli abiti e gli accessori che non servono più? Le alternative alla discarica sono molte: dalla semplice raccolta differenziata al riciclo creativo, dal riuso al baratto, dal mercato dell’usato alla condivisione online.
 Cambi di stagione, un terzo del nostro guardaroba non lo abbiamo mai utilizzato. Come scambiare abiti

Basta poco per trasformare i maglioni che non usate più in dei bellissimi copri tazzine, in comodi scalda mani e berretti o addirittura in una lampada. Camicie lise e calze rotte, invece, possono rivelarsi fondamentali per le pulizie domestiche. Le vecchie t-shirt possono diventare dei personalissimi bikini. Persino i bottoni possono essere riutilizzati per creare delle fantastiche tende o degli originalissimi cuscini e con le calze di lana potrete creare dei meravigliosi tappeti. Se poi avete pile di jeans che non mettete più perchè ormai fuori moda, potete tagliarli e farne dehli shorts, creare delle capienti borse oppure dipingerli con la tecnica degli stencil in stile tatuaggi old.

Il forte impatto ambientale di uno smaltimento non corretto è bilanciato dal dato che circa il 95% dei prodotti tessili possa, d’altra parte, essere riutilizzato o riciclato. Alla luce di ciò, negli ultimi anni sono state avviate iniziative per evitare ad abiti e accessori un destino tanto triste quanto nocivo.

                                       

Per donare ci sono le parrocchie, le associazioni di volontariato. E i negozi della solidarietà. In Italia si recuperano solo 14 chili pro capite di vestiti da buttare. Un grande spreco di oggetti, di risorse naturali e di emissioni da evitare assolutamente.

Quindi che cosa aspettate? SCAMBIATE! REGALATE! RICICLATE!


Achilli Brenda, Bongarzoni Sara, Cervigni Nicole, Pansoni Nicolò, Pasquariello Pietro.




martedì 29 maggio 2018


                 LE 5W DELLE  SCARPE


Per l’acquisto conviene scegliere un negozio specializzato, in cui i commessi abbiano la competenza tecnica adeguata per consigliarvi. Alcuni negozi sono dotati di una pedana che simula una discesa, in cui potrete verificare se la misura è corretta.
Evitate scarponi troppo rigidi, adatti a un uso in alta montagna. Comunque tenete presente che al momento della prova in negozio una scarpa ben strutturata potrebbe apparire rigida, mentre dopo non ci farete più caso. 
Non cercate sempre il risparmio, infatti un paio di scarpe di qualità costa almeno 100 Euro, ma sono soldi ben spesi. Scarpe economiche potrebbero trasformare il vostro cammino in un supplizio. E’ inoltre adeguato acquistare le scarpe nella stagione giusta.


 Una prima distinzione va fatta se le scarpe sono accoppiate o meno in discarica.
Se la scarpa è singola, in buona stato o meno, andrà gettata nel SECCO/INDIFFERENZIABILE
oppure portata direttamente all’ECOCENTRO di riferimento.
Invece se la scarpa è accoppiata, cioè abbiamo fra le mani un classico paio di scarpe,
dipenderà da come sono nel loro stato generale. e le scarpe sono in buono stato si smistano all’interno di un sacchetto nel bidone degli ABITI USATI.
Se le scarpe sono in cattivo stato si portano direttamente all’ECOCENTRO di riferimento
o le si getta nella raccolta del SECCO/INDIFFERENZIABILE.ultime potrebbero diventare scomode e dolorose. Ciò comporterebbe ad un ulteriore spesa.


 La principale differenza tra le scarpe artigianali e quelle prodotte in fabbrica è che, quelle artigianali, sono più comode, realizzate principalmente con materiali di alta qualita prodotte in modo preciso. Quelle in fabbrica, al contrario, presentano suole prodotte più rigidamente rispetto alle altre e ciò le rende scomode.


Il colosso di articoli sportivi, Adidas, ha prodotto in esclusiva queste nuove scarpe per cercare di sensibilizzare l'opinione pubblica e per aiutare l'ambiente con il problema dell'inquinamento dei mari.  Attualmente l'azienda mira ad eliminare la plastica dal processo di produzione e distruibuzione.
A sottolineare la volontà di ridurre l’inquinamento, il colosso di articoli sportivi ha deciso di realizzare questo progetto in associazione con l’organizzazione ambientalistica Parley for the Oceans che da anni ha come obiettivo delle sue campagne quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla questione dell'inquinamento degli oceani. Lo scopo del progetto è quello di "ripensare il design dei prodotti e aiutare a ridurre il problema della plastica nelle nostre acque".
Le scarpe avranno un costo di 220 dollari e verranno vendute sia nei negozi sia online a partire dalla metà di novembre. Il loro nome sarà UltraBOOST Uncaged Parley e saranno riconoscibili grazie allo specifico design. Saranno fatte al 95% di plastica riciclata, raccolta vicino alle Maldive, mentre la restante parte sarà ottenuta da altri materiali riciclati.Tuttavia anche essendo scarpe ecosostenibili, di media  non possono durare più di 1.000 km, anche se prodotte con materiali di alta qualità. Inoltre la vita può essere variata anche dal peso del consumatore o dalla frequenza dei lavaggi in lavatrice.


Questo articolo é stato scritto nel centro di riuso di Macerata da 5 studenti della 2D DANTE ALIGHIERI( Giuseppe, Nazzareno, Francesco, Martino e Mattia).

venerdì 25 maggio 2018

Perchè usa e getta

Che cos'è l'usa e getta ?
Usa e getta o monouso è un  termine che serve per descrivere gli oggetti che vengono creati per essere utilizzati una sola volta per poi essere buttati  

Il primo motivo per cui l'uso e getta è nato,è la tutela della salute attraverso una maggiore igiene,inoltre è anche molto importante il ciclo di domanda e offerta che l'economia ne deriva.
L' usa e getta è un' invenzione culturale che è stata imposta a tutti noi peer comprar comprare comprare...
Il primo prodotto di grande utilizzo destinato all'uso e getta furono le lamette apparse sul mercato agli inizi del 1900(fonte wikipedia).

Quello che ha reso l'uso e getta così popolare è la sua praticità. Infatti chi è che per una cena al volo con gli amici non utilizza tovaglioli, tovaglie, e piatti uso e getta? o per esempio quando siamo fuori casa troviamo più semplice mantenere cibi freschi su contenitori di plastica 

Secondo l'uso e getta è molto importante per l'igiene gettare subito dopo l'utilizzo,come esempio prendiamo le posate di plastica,queste non possono essere utilizzate più di una volta ma devono essere buttate subito dopo il primo utilizzo.

Si può combattere l'usa e getta utilizzando prodotti più resistenti che possono essere utilizzati all'infinito (o perlomeno anni).

Secondo i sondaggi effettuati alla classe risulta che:
Tra posate,bicchieri e piatti in plastica o posate e bicchieri di vetro e piatti di ceramica, il 100% dei compagni votano la seconda scelta;
Tra bottiglie di vetro o bottiglie di plastica il 60% dei compagni usano quelle in vetro e il 40% usano quelle in plastica;
Inoltre l' 80% dei compagni utilizzano i fazzoletti di carta mentre il 20% utilizza i fazzoletti di stoffa;
Poi il 55% dei compagni preferiscono riempire le bottiglie di vetro a casa e utilizzare sempre quelle mentre il 45% compra l' acqua al supermercato quindi ogni volta buttando via le bottiglie(usa e getta)
Secondo l' ultimo sondaggio il 100% dei compagni praticano la raccolta differenziata, invece che gettare i rifiuti tutti insieme.
Risultati immagini per problemi dell uso e getta



 Questo articolo è stato realizzato dai ragazzi della classe 2 G Dante Alighieri
                                                                                         Jacopo
                                                                                          Giodi
                                                                                          Giorgia
                                                                                          Cesare
                                                                                          Aurora