martedì 29 maggio 2018


                 LE 5W DELLE  SCARPE


Per l’acquisto conviene scegliere un negozio specializzato, in cui i commessi abbiano la competenza tecnica adeguata per consigliarvi. Alcuni negozi sono dotati di una pedana che simula una discesa, in cui potrete verificare se la misura è corretta.
Evitate scarponi troppo rigidi, adatti a un uso in alta montagna. Comunque tenete presente che al momento della prova in negozio una scarpa ben strutturata potrebbe apparire rigida, mentre dopo non ci farete più caso. 
Non cercate sempre il risparmio, infatti un paio di scarpe di qualità costa almeno 100 Euro, ma sono soldi ben spesi. Scarpe economiche potrebbero trasformare il vostro cammino in un supplizio. E’ inoltre adeguato acquistare le scarpe nella stagione giusta.


 Una prima distinzione va fatta se le scarpe sono accoppiate o meno in discarica.
Se la scarpa è singola, in buona stato o meno, andrà gettata nel SECCO/INDIFFERENZIABILE
oppure portata direttamente all’ECOCENTRO di riferimento.
Invece se la scarpa è accoppiata, cioè abbiamo fra le mani un classico paio di scarpe,
dipenderà da come sono nel loro stato generale. e le scarpe sono in buono stato si smistano all’interno di un sacchetto nel bidone degli ABITI USATI.
Se le scarpe sono in cattivo stato si portano direttamente all’ECOCENTRO di riferimento
o le si getta nella raccolta del SECCO/INDIFFERENZIABILE.ultime potrebbero diventare scomode e dolorose. Ciò comporterebbe ad un ulteriore spesa.


 La principale differenza tra le scarpe artigianali e quelle prodotte in fabbrica è che, quelle artigianali, sono più comode, realizzate principalmente con materiali di alta qualita prodotte in modo preciso. Quelle in fabbrica, al contrario, presentano suole prodotte più rigidamente rispetto alle altre e ciò le rende scomode.


Il colosso di articoli sportivi, Adidas, ha prodotto in esclusiva queste nuove scarpe per cercare di sensibilizzare l'opinione pubblica e per aiutare l'ambiente con il problema dell'inquinamento dei mari.  Attualmente l'azienda mira ad eliminare la plastica dal processo di produzione e distruibuzione.
A sottolineare la volontà di ridurre l’inquinamento, il colosso di articoli sportivi ha deciso di realizzare questo progetto in associazione con l’organizzazione ambientalistica Parley for the Oceans che da anni ha come obiettivo delle sue campagne quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla questione dell'inquinamento degli oceani. Lo scopo del progetto è quello di "ripensare il design dei prodotti e aiutare a ridurre il problema della plastica nelle nostre acque".
Le scarpe avranno un costo di 220 dollari e verranno vendute sia nei negozi sia online a partire dalla metà di novembre. Il loro nome sarà UltraBOOST Uncaged Parley e saranno riconoscibili grazie allo specifico design. Saranno fatte al 95% di plastica riciclata, raccolta vicino alle Maldive, mentre la restante parte sarà ottenuta da altri materiali riciclati.Tuttavia anche essendo scarpe ecosostenibili, di media  non possono durare più di 1.000 km, anche se prodotte con materiali di alta qualità. Inoltre la vita può essere variata anche dal peso del consumatore o dalla frequenza dei lavaggi in lavatrice.


Questo articolo é stato scritto nel centro di riuso di Macerata da 5 studenti della 2D DANTE ALIGHIERI( Giuseppe, Nazzareno, Francesco, Martino e Mattia).

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